L'AIUTO DIVENTA TESTIMONIANZA

La realtà che stiamo vivendo è un po’ strana perchè, mentre dentro di noi  c’è il desiderio che tutto finisca presto per avere un po’ di sollievo, l’evidenza dei fatti ci dice che non è ancora arrivato il momento. Infatti nella prima settimana di giugno ci  sono stati 9 nuovi casi di ebola e, ancor più grave, dall’otto al tredici altri 15 nuovi contagiati, dal 14 al 20 altri 7 e alcuni di questi a pochi Km da noi. Il nostro Chiefdom era senza ebola da 92 giorni e improvvisamente… è ritornato nella paura. Quello che ci lascia più perplessi è il fatto che solo pochi di questi ammalati facevano parte delle persone messe  in quarantena. Si teme che il virus stia mutando.   A questo proposito  stiamo attendendo delle  risposte dagli esperti e  dai centri di ricerca.

 

 

Intanto i nostri interventi di aiuto continuano ad alleviare  le difficoltà dei più poveri e deboli. Proprio da loro abbiamo avuto delle testimonianze e manifestazioni di gratitudine che desideriamo condividere con tutti voi, nostri sostenitori:

-“Già da prima avevamo delle difficoltà ad avere il cibo ogni giorno ma  con l’arrivo dell’ebola la situazione si è aggravata ulteriormente. Spesso non riuscivamo a mangiare sia per la  mancanza  di cibo e sia perchè nessuno poteva muoversi. Allora cercavamo delle erbe attorno a casa e qualche radice di cassava per riempire lo stomaco. Il riso aveva raggiunto prezzi proibitivi e, a causa del blocco nei trasporti, molte volte  non era neppure reperibile. Durante questo periodo tanti  sono morti di fame. Abbiamo perso mariti, mogli, mamme, papà, fratelli, sorelle, figli e figlie e la vita era diventata insignificante. Se i Giuseppini e i loro benefattori non fossero venuti in nostro soccorso sicuramente molte più vite sarebbero state spazzate via.”

-“ L’intervento dei padri ci ha portato vita e speranza . Molti di noi erano malnutriti o meglio sottonutriti. Tantissimi non sono morti di ebola ma perchè, non mangiando a sufficienza per mancanza di cibo, il loro corpo si indeboliva talmente tanto da  arrivare alla morte in poco tempo. Ora i nostri bambini hanno la possibilità di fare colazione con un po’ di latte e farina di mais e poi, verso sera, possono mangiare un buon piatto di riso con gli ingredienti che ci vengono  donati.  Anche noi contribuiamo, con il nostro lavoro, affinchè  il cibo sia  più ricco e nutriente.”

-“Adesso ci laviamo anche con il sapone medicato e profumato e l’igiene personale è diventata più scrupolosa  ed efficace per prevenire le malattie.”

-“Ora possiamo vantarci di avere un piccolo gruzzolo che ci aiuta a comperare le medicine, risolvere i problemi economici e  pagare le tasse scolastiche. Anche i nostri volti sono cambiati perchè sorridiamo di più e, godendo di buona salute, riusciamo a creare facilmente amicizie. Poi, il ricevere  vestiti e calzature ci aiuta molto nei rapporti sociali  perchè non proviamo più la  vergogna di quando non avevamo niente addosso. I nostri villaggi hanno ripreso vita da quando  riceviamo queste assistenze.”

“ Il nostro standard di vita è migliorato tantissimo e così pure  i risultati scolastici perchè alla mattina non andiamo a scuola con la pancia vuota ma facciamo colazione e al  ritorno a casa troviamo sempre il pranzo pronto.”-” I miei genitori non sono più scheletrici, pelle e ossa, indossano bei vestiti e mi preparano del buon cibo. Ora sono rispettati da tutti perchè non hanno più debiti con altre persone.”(scritto da un bambino)

-“ Il vostro dono ci permette anche  di aiutare qualche amico in difficoltà che magari non ha cibo  per quel giorno. E così la vita nel villaggio è diventata più  gioiosa.”

– “Noi ringraziamo di cuore tutti i nostri benefattori per questo segno di grande interesse e affetto. E’ parte della nostra cultura non dimenticare mai coloro che ci hanno RI-DONATO la VITA e la possibilità di vivere in modo dignitoso. La nostra preghiera giornaliera vi accompagni e vi benedica”.

La RICONOSCENZA arriva anche dai responsabili dei villaggi che hanno potuto affrontare il dopo-ebola con più serenità e insieme a tutto il villaggio.

Crediamo che quanto letto sopra possa aiutarci ad aprire una grande finestra sulla realtà di questo popolo che non solo è riconoscente ma non dimentica e sa mostrare quello che l’aiuto ricevuto ha portato nella loro vita. Ogni successo crea fiducia, speranza e certamente domani tutto questo mostrerà un popolo capace di gestirsi e di affrontare le difficoltà quotidiane con più forza e motivazione. GRAZIE quindi a TUTTI VOI BENEFATTORI e grazie immense anche a nome di quanti oggi vivono nell’abbraccio della solidarietà. 

TUTTO VUOLE RIPARTIRE, RINASCERE,GIOIRE NELLO STARE ASSIEME

Che Dio vi benedica.

La comunità di Lunsar