Aggiornamento 8

VITA:  SORRISO DI DIO SULLA TERRA  

Che grande dono il viaggiare per portare aiuto a quanti ancora, sotto lo shock dell’ebola, stanno  cercando di guardare oltre per ridare speranza e sogni al futuro. I sorrisi si stanno moltiplicando e diventano   contagiosi, i canti si uniscono a questo inno alla vita. I volti si stanno    rasserenando, anche se non tutti. E questo non perchè l’ebola è terminata    anzi, sembra che voglia farsi presente con prepotenza quasi ad avvertire    che può portare ancora morte là dove viene sottovalutata. In questi giorni    ci sono stati diversi nuovi casi e l’Organizzazione Mondiale Della Sanità    insieme ad altre Organizzazioni stanno cercando di  capirne la causa e    l’origine. Forse sono i sopravvissuti a diffonderla o forse il virus sta    mutando. E’ ancora prematuro e difficile dare delle risposte, comunque i    controlli sono molto rigorosi e gli interventi sempre più decisi ed efficaci.    Speriamo e preghiamo che anche qui, a breve,  si possa dire……… “l’ebola è finita”. Nel frattempo    però dobbiamo continuare a mantenere le precauzioni igienico-sanitarie per non correre rischi.

Ricordate quel bambino di cui vi abbiamo parlato nell’aggiornamento 2, che ogni mattino si sedeva sotto la veranda e guardava fisso l’albero che aveva davanti perchè “là sotto era morta la mamma?”Ebbene, non era proprio un bambino ma un ragazzino di 15 anni che in questo momento sta frequentando la nostra scuola. Infatti due settimane fa un assistente sociale ci ha chiesto se potevamo accettarlo perchè aveva espresso il desiderio di poter frequentare Murialdo secondary school. E’ stato bellissimo poterlo accogliere, ed è stato altrettanto bello vedere che si è subito inserito bene nella classe. Anche sul suo volto il sorriso è riapparso e speriamo tanto di riuscire ad aiutarlo nel modo migliore. Ci sono assistenti sociali che hanno promesso di venire a trovarlo una/due volte al mese. Sembra che stia recuperando tutte le sue dimensioni di giovane. L’affetto e l’amore che lo hanno accompagnato in questo periodo post-ebola ha fatto il miracolo, gli ha ridonato la gioia di vivere e anche la consapevolezza che può ancora sognare un futuro dove tutta la sua storia acquisterà il valore del domani e non solo come tentativo di superamento di un trauma causato dall’ebola, ma anche come una vittoria della volontà a superare questa difficoltà.

Le scuole hanno ripreso le attività e fortunatamente non è stato registrato nessun caso di ebola fra gli studenti delle varie istituzioni. Anche questo aiuta e incoraggia alla ripresa  della vita “normale”.Le nostre attenzioni, in questi giorni, vanno a toccare la realtà della gente. Voi non potete immaginare l’impatto che il vostro aiuto ha nella vita delle famiglie e nei villaggi. Innanzitutto la gente sta riacquistando fiducia nel futuro e già si stanno dando da fare per riprendere pienamente le attività agricole. Tutti, dagli adulti, alle donne, ai bambini, sono coinvolti. Cè una grande voglia di fare che si nota ovunque: preparazione dei terreni boschivi con il taglio delle piante; nello zappare il terreno e anche nella preparazione delle paludi, soprattutto quelle che si riempiranno presto di acqua. C’è un vero fervore in questo, segno che la voglia di tornare alla normalità è grande. Altro effetto della vostra generosità è sapere che da quando portiamo gli aiuti agli orfani e ai villaggi, più nessun bambino è mancato, anzi tutti mostrano vivacità e una buona crescita fisica. Oggi c’è bisogno di sentirsi vivi e di riacquistare la voglia di credere nel domani, di sentirsi pronti ad agire e a diventare ancora artefici della propria esistenza. 

La povertà in forte aumento è la conseguenza logica all’impossibilità di “fare” causata dell’ebola.  E questa povertà non è solo mancanza di denaro ma riguarda anche gli altri aspetti della vita: le famiglie dove i giovani e gli adulti sono morti, si trovano in difficoltà a coltivare la terra, a reperire qualche aiuto extra; non tutti i bambini vengono mandati a scuola perchè ….devono contribuire al mantenimento dei fratellini più piccoli; quando qualche malattia colpisce c’è la difficoltàdi portare i malati a un dispensario perchè non ci sono soldi per pagarele cure e le medicine; il contributo economico che noi diamo ad ogni famiglia è spesso usato per rimborsare i debiti fatti con altre famiglie tra una distribuzione e l’altra. L’incertezza in molte case la si legge anche sui volti di coloro che le abitano.Un altro effetto dell’ebola lo si nota nelle persone che sono riuscite a vincere il virus. Purtroppo la malattia lascia dei segni e diversi disturbi: mal di testa a periodi, fischio nelle orecchie, difficoltà visive, perdita di equilibrio, la pelle si riempie di piccole pustole come quelle del morbillo, molto dolorose e pruriginose. La sofferenza sembra continuare ad accompagnarli. Speriamo che ci siano ulteriori studi per conoscere meglio questo male e che i sopravvissuti riescano a superare anche questi disagi, per poter tornare alle loro attività quotidiane senza lasciarsi travolgere dallo scoraggiamento.

Il nostro grazie, la nostra e la loro riconoscenza raggiunga le vostre famiglie come una benedizione. La “vita” che voi state donando è già forza anche dentro di voi e siatene certi, tante delle gioie che provate, sono frutto anche del ricordo che questa gente ha per ciascuno di voi. Che Dio vi benedica.                    

La comunità di Lunsar